Nel “fin de semana” prossimo, tra l’11 e il 13 settembre, il campionato argentino, per la prima volta nella storia con un formato a 30 squadre, presenterà una “fecha” davvero unica; tutti i grandi “clasicos” nel giro di poche ore !
L’Argentina è terra di calcio, dove la passione popolare per questo sport è unica al mondo. E in nessun altro posto al mondo i “clasicos”, ovvero le celeberrime stracittadine assumono un carattere così speciale.
Considerando che praticamente la metà delle squadre di Primera provengono da Buenos Aires o dagli immediati dintorni si potrebbe pensare a derbies prettamente geografici, come succede un pò in Inghilterra dove praticamente ogni settimana almeno due squadre londinese “incrociano i tacchetti”.
In Argentina non è così. E’ molto di più. Qui gli scontri sono quasi di quartiere e le storie sono quelle di “barrios” praticamente confinanti o città praticamente divise in due dalla rivalità cittadina.
Il primo di questi tanti “clasicos” del prossimo week end non è uno dei più conosciuti e neppure vanta una tradizione particolarmente lunga.
Ma negli ultimi anni ha assunto una dimensione importantissima, tanto da collocarlo tra uno dei più caldi, sentiti e combattuti clasicos di tutto il calcio argentino: quello tra BANFIELD e LANUS.
“El clasico del Sur” così chiamato perchè queste due squadre, i cui stadi distano meno di 5 km uno dall’altro, sono entrambe situate nelle due omonime cittadine nella zona a Sud della capitale argentina.
Quest’anno Banfield e Lanus si affrontano con ambizioni importanti visto che entrambe le squadre sono nella zona medio alta (un solo punto divide il “Taladro” dai “Granate”) della classifica ed entrambe con buonissime possibilità di entrare nelle prime 8 e quindi con la possibilità di giocarsi la famosa “Liguilla” per l’accesso alla prossima prestigiosissima Copa Libertadores.
Entrambe le squadre giocano un ottimo calcio. Il “Taladro” Nelson Vivas, manager ad hinterim dopo l’abbandono di Matias Almeyda ha mantenuto uno stile di gioco molto simile a quello del “pelado”, puntando sempre “a fare la partita” attaccando in massa e con giocatori del talento di Cazares, Erviti e soprattutto il talentuosissimo Giovanni Simeone, figlio del “Cholo” Simeone e centravanti vecchia maniera, letale negli ultimi 16 metri. Dal canto suo i “Granate” hanno altrettanto talento, sia in difesa con il roccioso Monteseirin che da metacampo in su dove giocatori del calibro di Lautaro Acosta e Oscar Benitez in particolare possono mettere in difficoltà qualsiasi difesa.
Nella sintesi in allegato un piccolo antipasto con le immagini di un caldissimo e spettacolare “clasico del Sur” di pochi anni fa, quello del Clausura 2012.
… solo lo spettacolo offerto dalle tifoseria è già una garanzia di per se …
Buon divertimento.